Edizioni quattrocentesche illustrate della Biblioteca di Santa Scolastica a Subiaco - Parte II, 1

15/04/2020

Edizioni quattrocentesche illustrate della Biblioteca di Santa Scolastica a Subiaco - Parte II, 1

Parte II, 1 - Testi devozionali: Bibbia e Rivelazioni

Tra gli incunaboli conservati nella Biblioteca Statale del Monastero di Santa Scolastica diverse sono le edizioni illustrate di testi di ambito devozionale. Tra queste, si trovano una sola edizione della Bibbia, stampata a Venezia nel 1498 da Simone Bevilacqua, i Sermones di Bernardo di Chiaravalle e quelli di San Vincenzo Ferrer, una edizione delle Meditazioni di Cristo e una delle Rivelazioni di Santa Brigitta.

Gli scritti di Santa Brigitta di Svezia (1302-1373) erano già diffusi da circa un secolo in Germania e in Italia quando lo stampatore tedesco Anton Koberger produsse la sua edizione illustrata del testo latino nel 1500, un esemplare della quale fa parte della collezione di Santa Scolastica (IV.C.10), e a cui fece seguire poi una traduzione in tedesco nel 1502.

Santa Brigitta aveva fondato nel 1346 l’Ordine del Santissimo Salvatore, detto popolarmente delle Brigidine. I suoi testi e in particolare estratti devozionali sulle figure di Cristo e della Vergine Maria erano in circolazione in forma manoscritta e le prime edizioni a stampa sono datate alla fine degli anni ’70 del Quattrocento, assegnate rispettivamente a Venezia, per i tipi di Filippo di Pietro e a Roma, per quelli di Johannes Bulle.

L’edizione Koberger 1500, di cui si conserva copia a Subiaco, fu pubblicata con il supporto del cavaliere tirolese Florian Waldauf von Waldenstein e sotto il patronato dell’imperatore Massimiliano I. Koberger venne scelto in quanto stampatore già affermato da vari anni in Germania e capace di produrre splendide edizioni illustrate. E infatti l’edizione delle Revelationes è caratterizzata da 58 illustrazioni, di cui sette a piena pagina, mentre le altre utilizzate in combinazione fra loro per un totale di diciotto pagine illustrate. Queste combinazioni sono spesso ottenute attraverso la ripetizione in diverse pagine illustrate degli stessi blocchi silografici. In tutto, senza contare le ripetizioni, i blocchi silografici impiegati nella decorazione dell’edizione sono trenta.

Santa Brigitta, Revelationes

Santa Brigitta, Revelationes [Norimberga: 1500] (IV.C.10), carta h6v

 
L’Incunabula Short Title Catalogue registra altre sei edizioni delle Revelationes stampate prima di quella di Koberger e che sopravvivono fino ad oggi. Diverse di queste sono illustrate, ma il modello almeno di massima per l’impostazione iconografica di queste illustrazioni sembra essere stata l’edizione stampata probabilmente a Lubecca nel 1492 da Bartholomaeus Gothan.

Le illustrazioni silografiche dell’edizione del 1500 sono state tradizionalmente attribuite ad Albrecht Dürer, di cui Koberger era stato padrino di battesimo, a partire dall’artista e studioso tedesco Johann David Passavant (1787-1861). La critica moderna e contemporanea, tuttavia, ha dibattuto a lungo la plausibilità di queste attribuzioni.

Nella copia sublacense dell’edizione di Norimberga, le illustrazioni sono state vivacemente decorate in acquarello probabilmente in epoca settecentesca. Dello stesso periodo è la nota manoscritta sul verso del terzo foglio di guardia: «Le rivelazioni (di S. Brigitta), come che non abbiano in se certezza di fede, nondimeno sono state approvate concordemente, dopo un lunghissimo esame, da quattro sommi pontefici, onde quanto giusto è riverirle, tanto sarebbe più ardito separarle. Paolo Segneri - Panegirico l'Immacolata Concezione di Maria Vergine». Paolo Segneri (1624-1694) è stato un gesuita, scrittore e predicatore italiano.

La Biblia Latina stampata a Venezia da Simon Bevilaqua nel 1498 contiene 71 vignette a testo e due grandi silografie a piena pagina, che ritraggono rispettivamente la sequenza dei giorni della Creazione e il sonno di Salomone. Si tratta di uno dei vari casi quattrocenteschi di riuso del ciclo di illustrazioni silografiche inizialmente realizzate per la celebre edizione del volgarizzamento della Bibbia del religioso veneziano Niccolò Malermi stampata nel 1490 per i tipi di Lucantonio Giunta. Queste vignette, alcune delle quali a loro volta erano state recuperate da Giunta da edizioni precedenti di opere devozionali, ebbero una amplissima circolazione diretta e indiretta e cioè vennero riutilizzate o copiate molto spesso negli ultimi dieci anni del Quattrocento e nei primi anni del Cinquecento.

 Biblia Latina

Biblia Latina [Venezia: 1498] (II.C.11), Una delle caratteristiche vignette segnate ‘b’

Alcune delle vignette realizzate per questa edizione recano l’iniziale incisa ‘b’, che suggerì a Leo Olschki nel 1902 l’attribuzione dei disegni ai due artisti veneti Giovanni Bellini e Giovanni Buonconsiglio. Più tardi Arthur Hind precisò che la lettera ‘b’ nelle matrici dovrà riferirsi all’intagliatore delle vignette piuttosto che al loro disegnatore, e ipotizzò per la prima volta l’esistenza di quello che definì un ‘disegnatore popolare’, suggerendo che l’identità di questa figura andasse ricercata nel gruppo di quei miniatori che negli anni immediatamente precedenti e contemporanei alla introduzione della stampa erano stati i veri protagonisti della decorazione del libro veneziano. Tra questi, l’identificazione è stata suggerita dalla studiosa Americana Lilian Armstrong con il cosiddetto Maestro del Plinio di Pico, o ‘Maestro di Pico’.

Biblia Latina particolare 

Biblia Latina [Venezia: 1498] (II.C.11), Una delle caratteristiche vignette segnate ‘b’. Dettaglio